Descrizione
DESCRIZIONE CANTINA:
Da sempre realtà a conduzione familiare, l’azienda vitivinicola di Lorenzo Begali ha visto la luce verso la seconda metà del secolo scorso, nel 1943 per la precisione. Siamo a San Pietro in Cariano, in provincia di Verona, nel cuore della Valpolicella, in località Cengia per l’esattezza: è qui che si incontrano i circa dodici ettari di proprietà aziendale, suddivisi tra la zona collinare e l’area pedemontana. A un’altitudine media di 250 metri sul livello del mare, le uve coltivate sono prevalentemente autoctone, per cui tra i filari troviamo corvina, corvinone e rondinella, vitigni ai quali in quantità limitate si aggiunge anche la varietà del cabernet sauvignon. Piante curate quasi come fossero dei figli, nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema, arrivano a produrre frutti schietti, concentrati e ricchi. Grappoli che giungono in cantina per essere lavorati e interpretati senza mai snaturare ciò che la stagione e il territorio hanno saputo plasmare. Seguendo scrupolosamente ogni fase lavorativa, tanto in vigna così come durante vinificazione, invecchiamento e affinamento, l’obbiettivo che non si perde mai di vista è sempre lo stesso: riuscire a proporre annata dopo annata il massimo livello qualitativo possibile. Il risultato di tutto quanto è dato da vini che nascono dalle più antiche tradizioni contadine, per arrivare a esprime al calice la più fedele essenza del territorio di appartenenza. Dal Valpolicella Classico al Ripasso, dal “Tigiolo” all’Amarone “Monte C’a Bianca”, fino ad arrivare ai distillati, sono tutte bottiglie, quelle che escono dalla cantina di San Pietro in Cariano, frutto del più profondo amore per le proprie terre e della più profonda passione per il proprio lavoro. Etichette, quelle su cui campeggia il nome “Begali”, senza tanti fronzoli, dallo stile classico, diretto e schietto, ma allo stesso tempo capaci di attestarsi sui più alti standard qualitativi che la Valpolicella sia al momento in grado di proporre.
DESCRIZIONE VINO:
Rosso rubino il colore, leggermente granato all’unghia. Il naso si apre su sentori fruttati, di ribes nero e frutti di bosco in genere, poi seguiti da richiami alla liquirizia e ai fiori appassiti, e infine da sfumature mentolate e leggermente tostate. Il palato segue le orme dell’olfatto, risultando scorrevole, equilibrato e di buona persistenza.